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Archive for 4 giugno 2009

E Polis

“ma chi c’è dietro a sto E Polis dilagante in tutti i bar, barbieri e bardelli’s groups (appunto..)?” mi son chiesto l’altro giorno..
Niente di particolarmente losco però già che ho perso un pò di tempo nella Rete vi faccio partecipi anche per avere un pò più di informazioni su di un giornale che ultimamente ci troviamo spesso sotto il naso e che, essendo gratis, noi “barboni” sfogliamo e poi usiamo per l’assorbimento del percolato della spazzatura sotto il lavello ignari delle manovre editoriali di questa Italia di merda.
tratto da l’altra voce.net del 29 dicembre 2007

Cambio della guardia alla direzione dei quotidiani E-Polis: via i fratelli Cipriani (Antonio e Gianni) arriva Enzo Cirillo, ex inviato speciale di Repubblica, esperto giornalista economico, negli ultimi anni portavoce del ministro berlusconiano alle infrastrutture, Pietro Lunardi, dopo aver collaborato politicamente e professionalmente con l’ex ministro di An Gianni Alemanno. Si insedierà dopodomani alla direzione della catena di 15 giornali fondata da Nichi Grauso. Acquisita, dopo la drammatica crisi dell’estate e la chiusura temporanea, dal finanziere trentino Alberto Rigotti: con una cordata di imprenditori del Nord Est e la presenza determinante di Marcello Dell’Utri, già braccio destro di Silvio Berlusconi, che è nel cda e anche responsabile della società pubblicitaria del gruppo.
L’arrivo di Enzo Cirillo chiude anche con ipotesi da far tremare le vene e i polsi. Era stata adombrata, anzi presa proprio in considerazione, la candidatura di Antonangelo Liori, ex direttore dell’Unione Sarda con Grauso e poi protagonista come imputato soprattutto nelle aule giudiziarie in processi per reati comuni e a mezzo stampa. Pare che a sostenerne la nomination fosse Marcello Dell’Utri (Dell’Utri si è poi dimesso dal giornale all’inizio del 2008)

tratto da http://www.primaonline.it

Prima una presentazione riservata a 80 persone (tra cui le autorità della Provincia e della Regione) la sera del 18 febbraio a casa Nonino, poi un’altra ufficiale il 20 febbraio al Salone del Parlamento del Castello di Udine. Infine, il 23 febbraio a Udine e nelle zone di Tolmezzo e Cividale uscirà il primo numero del Friuli, la diciottesima edizione locale del quotidiano gratuito E Polis. La proprietà della testata sarà al 51% di E Polis spa e al 49% di Friuli News, società di Antonio Maria Bardelli (a capo di un gruppo attivo, tra l’altro, in centri commerciali, ristorazione, ferramenta, telefonia via Internet), che edita il quotidiano on line Friulinews.it e il mensile gratuito Friuli News. In Friuli News entrano anche Roberto Snaidero (presidente del gruppo Rs e consigliere dell’Ice), Carlo Tonutti (imprenditore del settore macchine agricole), Giorgio Del Fabbro (gruppo Mep, macchine industriali), Lucio Fusaro (gruppo Itelyte di Milano), la Banca Cividale del Friuli e il commercialista Giannattilio Usoni. Presidente dell’editrice del Friuli sarà Giulio Giustiniani, ex direttore del Gazzettino, delle news di La7 e di Apcom, e cognato di Bardelli; amministratore delegato Sara Cipollini, che ha lo stesso ruolo in E Polis spa. Consiglieri saranno: Carlo Momigliano (editore incaricato di E Polis), Renzo Snaidero e i commercialisti Usoni e Francesco Ruscigno.

Dal Corriere Economia del 27 ottobre 2008

..Francesco Ruscigno commercialista napoletano lungo gli anni ha assommato oltre un centinaio di cariche, tra consigli, presidenze, liquidazioni e ruolo di sindaco in società dagli scopi sociali più svariati. Ad oggi, Ruscigno è attivo nell’editoria come consigliere di E-Polis, la società che edita la free press omonima, ma è nel legame con Italo Bocchino (ex deputato di AN e attualmente capogruppo alla Camera del PdL) che si è formato le esperienze pregresse più importanti in campo editoriale: basti pensare al Roma, e all’Indipendente…

il resto dell’articolo è interessante, parla di una società editoriale guidata da Ruscigno con ben tre dipendenti che nel 2007 ha perso oltre 380mila euro, appena più dei 370mila che ha ricevuto come forma di contributi all’editoria

tutto regolare… i soliti noti e i loro amici
(Ho rubato un casino di spazio… omenetto vedi tu cosa fare)

Liuk

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Oibò!

Ravanando su internet, ho trovato questo…

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Didio Giuliano (133 – 193) è stato un imperatore romano dal 28 marzo al 1° giugno del 193.

Era un ricchissimo senatore, originario di Mediolanum, che divenne imperatore comprando all’asta l’impero dai pretoriani che lo vendevano al migliore offerente. Fu riconosciuto dal Senato e dai pretoriani ma non dalle legioni.

La sua carriera fu ricca di cariche, questore a ventiquattro anni, uno meno dell’età minima, fu poi edile e pretore. Sotto Commodo rischiò di essere condannato per una denuncia ma l’imperatore non credette all’accusa e lo nominò governatore della Bitinia, poi console insieme a Pertinace e infine governatore dell’Africa.

Alla morte di Pertinace, fu nominato imperatore al posto di Sulpiciano, perché aveva offerto più sesterzi (25.000 secondo l’Historia Augusta) ai pretoriani di quest’ultimo. Lo stesso giorno fu riconosciuto anche dal senato, che nominò augustae la moglie Manlia Scantilla e la figlia Didia Clara. Solo il popolo gli fu sempre ostile, visto anche lo scherno mostrato nei confronti della frugalità del predecessore, notizia questa ritenuta falsa nella Historia Augusta.

Ma i veri problemi non venivano dal popolino di Roma ma dagli eserciti delle province. Essi non avevano giurato fedeltà all’imperatore e anzi in più parti erano scoppiate rivolte. Clodio Albino con gli eserciti della Britannia, Pescennio Nigro con quelli della Siria e Settimio Severo con quelli dell’Illirico. Dopo aver tentato di bloccare Settimio Severo, che attraversando l’Italia e discendendo verso Roma si era pure impadronito della flotta di Ravenna, aveva intrapreso con lui trattative diplomatiche per associarlo al trono. Ma la sua posizione era ormai troppo compromessa e Settimio Severo rifiutò l’offerta. Senza più nessuno dalla sua parte fu ucciso da un sicario, inviato dal senato, il 1 giugno 193.

l’Omino

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