E’ vero. Ma chi non si è mai drogato è quasi sempre un individuo insopportabile. Riprendiamo il nostro viaggio nel mondo delle droghe (che tanto hanno dato e tolto al rock’n’roll), occupandoci dell’MDMA, per gli amici Ecstasy.
La sostanza venne sintetizzata per la prima volta nel 1912, nei laboratori della tedesca Merck; nelle successive guerre se ne tentò l’utilizzo bellico, ma i soldati a cui veniva somministrata non dimostravano particolare volontà di distinguersi in atti eroici. Si arrivò quindi ai ’70, quando il chimico Alexander Shulgin la tirò fuori dal cassetto (nel cassetto di Shulgin c’erano tante cose) per consigliarla ad alcuni psiconauti. Da qui alle discoteche dei tardi anni ’80, il passo è breve. L’ecstasy fu il propellente del Manchester sound e della generazione dei rave, che diede vita a una fugace seconda summer of love (alquanto chimica). Poi, le autorità britanniche si accorsero del rischio, e vietarono tutto con il criminal justice and public order act del 1994. Ci rimangono una manciata di pezzi sognanti e qualche ricordo, confuso però.
Il gruppo di cui ci occupiamo oggi, più che da musicisti, è composto da drogati. Gente che ci ha dato dentro prima di diventare famosa, durante e dopo -quindi non lamentatevi se il video è brutto: sono drogati. E vi risparmio le interviste recenti: non è il caso. Ma c’è stato un momento in cui questi ragazzi di borgata avevano il mondo in mano, univano il rock alla house, e salivano sul tetto del loro albergo di Ibiza, per farsi fotografare accanto alla “E” di hotel. Poi, ovviamente, hanno mandato tutto a schifo. Ma considerando il loro nome, “Happy Mondays”, e il lunedì che ho passato, oggi sotto quella “E” ci vorrei stare io.
ECSTASY
l’Omino.